“Perché solo se conosci da dove parti puoi sapere dove vuoi e puoi arrivare.”
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La valutazione posturale si basa sulla ricerca di fattori scatenanti i disagi del soggetto (sistema predittivo)
Tali segnali dettati dal disagio posturale precedono situazioni problematiche come scoliosi, sciatalgia, pubalgia, che possono infierire sulla vita di un qualsiasi soggetto. Osservare accuratamente i problemi è davvero importante perché molto spesso essi sono distanti dal focus, o punto cardine, scatenante il dolore e quindi il lavoro sarà focalizzato sui diversi riflessi.
Per essere più chiari:
una caviglia bloccata può creare una flessione d’anca e in seguito una classica pubalgia. Perciò una corretta valutazione permette di comprendere la causa del problema garantendo, con il corretto approccio professionale e lavoro specifico diretto e indiretto, una risoluzione della problematica offrendo, così, un ottimo assetto posturale.
È necessario dividere la valutazione posturale in 3 fasi:
- Osservazione e Analisi del soggetto: dimostrazione dei bilancieri compensativi del corpo e degli adattamenti muscolari ad essi. I bilancieri muscolari che si possono individuare, ad esempio, sono: posizione avanzata degli arti superiori rispetto al tronco, posizione delle ginocchia (vare o valghe), eventuale iperestensione del ginocchio, la posizione dei trapezi che evidenziano la compensazione del collo come ricerca di stabilità, le curve fisiologiche della colonna vertebrale, ecc. Quindi si osserva il soggetto sia sul piano frontale (avanti e dietro), sia sul piano sagittale (di lato) che sul piano trasversale (parte superiore e inferiore).
- Ricerca delle disponibilità articolari: Come? Attraverso degli accurati test valutativi riguardanti le 3 articolazioni, che noi definiamo starter (articolazione tibio tarsica; coxo- femorale; cingolo scapolo-omerale), in quanto la loro attivazione promuove il lavoro di più strutture muscolari rendendole sinergiche all’azione.
- Attivazione muscolare: è un vero e proprio apprendimento che si basa sul posizionamento del corpo in un determinato atteggiamento con lo scopo di ottenere la massima ampiezza articolare reciproca delle articolazioni starter.
Le 3 fasi della valutazione che portano alla riprogrammazione posturale devono interagire tra loro; ogni situazione deve rispecchiare e rispecchiarsi nelle altre, solo così si avrà la certezza di aver individuato le cause e il loro livello.
La Valutazione è un passo importante per andare a cogliere i deficit corporei e per poi andare a risolverli in maniera definitiva
Questo approccio valutativo è fondamentale anche, e soprattutto, per chi desidera allenarsi e ottenere un’ottima performance sportiva. Ciò è possibile perché lavorando sugli aspetti posturali si ottiene una maggiore disponibilità/mobilità articolare efficace per raggiungere ogni tipo di movimento, consentendo all’individuo di essere libero su ogni articolazione e distretto muscolare incrementando la forma preventiva su qualsiasi tipo di infortunio. Ciò permette di avere una continuità nel lavoro e di essere al 100% molto efficace e in forma.
Il nostro metodo si differenzia perché si basa su una rielaborazione del sistema nervoso per un adeguato apprendimento motorio, che mira ad una comunicazione tra il cervello e i baricentri tecnici delle articolazioni starter. Cioè, i baricentri (muscolatura addominale; ischio-crurali nella loro funzione di estensori dell’anca; muscolatura che fissa la scapola nell’azione di estensione cingolo scapolo-omerale) sono gli stabilizzatori di tali articolazioni che devono essere in relazione tra loro, si devono allineare in modo coerente rispetto ai tre piani per favorire l’allungamento e l’attivazione del corpo liberando, così, tutto il sistema.
Migliorare la qualità della vita grazie alla corretta postura
Ottenere un’accurata e corretta postura significa migliorare la qualità di vita del soggetto eliminando qualsiasi tipo di dolore o deficit fisico.
Articolo scritto da Luana Nacci.